Vocabolario gastronomico pugliese – Taralli

Vocabolario gastronomico pugliese – Taralli

Taralli “A’ spizzua”

“Spizzua” è una parola del dialetto pugliese che significa in italiano “spizzicare”, intesa come il mangiare in piccole quantità, assaggiare o degustare. Questi taralli, infatti, sono un ottimo pasto da spizzicare prima di
un piatto o, magari, durante un antipasto accompagnato a formaggi e a un calice di vino.


Taralli “U’ canarut”

“U’ canarut” è il goloso per eccellenza. È un termine utilizzato nel dialetto barese per indicare una persona “mangiona”, cioè golosa di cibo, insaziabile. Questa tipologia di taralli dolci è frutto di un’antica tradizione culinaria barese che innova il classico tarallo pugliese in un dolce da accompagnare al caffè o a tisane.


Taralli “U’ sfizius”

“U’ sfizius” significa “togliersi uno sfizio”, in questo caso di fame. Classici taralli pugliesi che solamente guardandoli, solleticano un particolare appetito, irresistibile nei momenti in cui si è affamati.


Taralli “U’ picnunn”

“U’ picnunn” vuol dire “il piccolino”. Questo particolare tarallo, infatti, ha una forma molto ridotta rispetto al classico, ma al tempo stesso, ha un sapore unico, tipico dei taralli di produzione artigianale in Valle d’Itria, perfetto da accompagnare a vini e salumi del territorio.


Taralli “U’ crius”

Nonno Michele utilizzava il termine “U’ crius” per definire una cosa bella. Questo tarallo, oltre ad essere ben fatto e curato nelle sue forme, è anche saporito e genuino in quanto prodotto con grani antichi.

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